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Niente di Ninby sul fronte Orte Mestre

Inaccettabili e bugiarde alcune affermazioni e commenti apparsi sulla stampa, col palese tentativo di dirottare l’opinione pubblica, creando sterili polemiche e indebita confusione. Alla Conferenza dei Sindaci della Riviera di giovedì scorso non era presente alcun giornalista e nemmeno Renato Chisso, ma Opzione Zero sì!

La posizione dei dieci sindaci, emersa alla conferenza, non lascia alcuno spazio ad ambiguità e smentisce con forza l’inutile accusa nimby: le municipalità della Riviera, sull’esempio del comune di Mira – che ha già votato in questo senso –chiedono il ritiro di TUTTO il progetto Orte-Mestre e immediati mirati interventi sull’attuale Romea e sull’esistente. Da qui la dichiarata intenzione di coinvolgere tutte le amministrazioni delle 5 Regioni. Esattamente la stessa posizione, non solo dei comitati veneti ma di tutta la Rete nazionale Stop Orte-Mestre che da anni porta avanti questa campagna con serietà e competenza.

I Sindaci della Riviera, molto più lungimiranti degli altri livelli di governo, hanno convenuto con i comitati sulla inutilità di un’opera concepita vent’anni fa con previsioni di traffico irrisorie, dai costi esorbitanti e insostenibili, dagli impatti devastanti,che nulla apporta alle reali e urgenti necessità dei territori. Un’opera assurda che, per giunta, pagheranno i cittadini,grazie alla conclamata trappola del project financing, grazie alle defiscalizzazioni e, prevedibilmente, grazie ai micidiali project bond. Destinata, insomma, a fare la fine fallimentare del Passante, il cui debito lo stiamo pagando per la seconda voltacon gli esorbitanti pedaggi sulla Padova-Mestre.

 Opzione Zero, nodo veneziano della Rete, come ha sempre fatto, metterà tutta la sua competenza e tutta la sua forza d’azione a disposizione degli amministratori che con coraggio si schierano in opposizione alla Orte-Mestre e a favore di un nuovo modello di mobilità. È già in programma una campagna informativa a tappeto e capillare per illustrare il progetto e le alternative.

Quanto al chissiano “non si può tornare indietro”, invitiamo l’assessore ad informarsi meglio sulle procedure e le normative, ricordandogli che altre opere in Legge Obiettivo e varate dal CIPE sono state successivamente ritirate (come la Tangenziale Sud di Milano, tre mesi fa).

Insistere con la litania del “tanto si farà”, contro il volere delle comunità e degli stessi governi locali, con lo scopo di alimentare la rassegnazione e la resa, si rivelerà un pericoloso boomerang: oggi i cittadini e molti amministratori sono più informati e attenti, più consapevoli e agguerriti, non cadranno più in questi retorici trabocchetti.

di Rebecca Rovoletto, Opzione Zero