Prima di lasciarvi alla lettura del Comunicato, ricordiamo che, in ottemperanza ai referendum del 12 e 13 giugno del 2011, Napoli fu l’unica realtà italiana a ripubblicizzare il suo servizio idrico e cioè a trasformare la vecchia gestione, di fatto privatistica (ARIN S.p.A.), in Azienda Speciale di diritto pubblico (A.B.C. Napoli), perché gestita senza scopo di lucro.
Oggi, con questa dichiarazione, il neo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ribadisce la sua ferma volontà di continuare quell’importante e civile esperienza, di consolidarla e, di più, di impegnarsi per allargarla ai Comuni limitrofi. Sarà una battaglia a dir poco tosta, vista la trama sfacciatamente privatistica che sottende il D.d.l. sulla Concorrenza e il mercato a firma Draghi, il quale, esattamente o forse più dei suoi predecessori, null’altro concepisce per i servizi pubblici locali (acqua compresa) che il ricorso alla gestione mercantile con scopo di lucro.
Ma i napoletani, a cui vanno i nostri più sinceri (doppi, viste le imminenti festività) auguri, hanno già dimostrato di essere sul punto tenaci e provato che applicare il dettato referendario è possibile, laddove ci sia volontà politica. Un esempio da seguire, dunque. A quando un analogo passo da parte delle altre amministrazioni (venete comprese, ovviamente)? Lo attendono, da dieci anni, 27 milioni di concittadini…
Comunicato stampa
Oggi, alla presenza di p. Alex Zanotelli, del Prof. Alberto Lucarelli, del Consigliere comunale Sergio d’Angelo, di Costanza Boccardi, Giuseppe Grauso e Vincenzo Ruggiero, intervenuti in rappresentanza del Comitato Acqua Pubblica Napoli e del Coordinamento regionale campano per l’acqua pubblica, il Sindaco della Città di Napoli ha dichiarato che:
1. la natura giuridica di azienda speciale di diritto pubblico Acqua bene comune (ABC) non soltanto non sarà messa in discussione dalla nuova amministrazione partenopea, ma al contrario saranno poste in essere tutte quelle azioni necessarie affinché la stessa possa rafforzarsi dal punto di vista economico, infrastrutturale, finanziario, al fine da poter svolgere in maniera sempre più efficiente il proprio servizio pubblico essenziale ai cittadini, al di fuori da qualsivoglia logica di mercato;
2. porrà in essere tutte quelle azioni necessarie, affinché l’azienda speciale ABC possa beneficiare delle importanti “risorse Pnrr”, con la piena consapevolezza che, ancor più a seguito della recente approvazione del disegno di legge di stabilità per il 2022 della Regione Campania, non vi sono più norme né euro-unitarie, né statali che ostino a tale finanziamento;
3. porrà in essere con la massima solerzia e sollecitudine tutti quegli atti politico-amministrativi al fine di formalizzare l’affidamento della gestione delle risorse idriche ad ABC, da parte dell’Ente idrico campano, nel neo-distretto Comune di Napoli;
4. non appena ultimata la “messa in sicurezza” di ABC, relativamente all’affidamento della gestione ed all’acquisizione delle “risorse Pnrr”, si adopererà, quale Sindaco della Città metropolitana, a che tale modello possa essere esteso anche ai Comuni dell’area Nord di Napoli, per evitare che diventino “terra di conquista”.
Infine, il nostro auspicio è che una eventuale nuova governance nella gestione di ABC sappia unire alle imprescindibili competenze, una particolare attenzione riguardo al progetto originario, tale da valorizzare la sua mission sociale, unitamente agli istituti di partecipazione previsti nello Statuto.
Comitato acqua pubblica Napoli
Coordinamento regionale campano per l’acqua pubblica
Napoli, 23/12/2021