Lunedì prossimo, 30 novembre 2015, si aprirà a Parigi la 21^ Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Da questo incontro ci si attende il raggiungimento di uno storico accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni.
I cambiamenti climatici, oltre a produrre gravi danni ambientali ed economici e tensioni politiche e sociali, sono anche sempre più spesso causa di migrazioni di massa dai paesi colpiti da siccità, desertificazione, alluvioni e dissesti idrogeologici, aggravando così la già difficile situazione legata a chi fugge da guerre e persecuzioni, cercando riparo in Europa.
Sabato 28 e domenica 29 novembre si svolgerà in tutto il mondo una serie di iniziative volte a far pressione sui governi che converranno a Parigi e a sensibilizzare la popolazione sulla determinante questione del surriscaldamento globale con conseguente innalzamento del livello dei mari con grave minaccia per tutte le città e le aree costiere. Guardando alla nostra regione, Venezia e l’intero Delta del Po rischiano di essere cancellati!
Per tentare di disinnescare questa minaccia, solo apparentemente remota, è fondamentale l’impegno fattivo e determinato dei governi di tutto il mondo, ed in particolare dei più ricchi e industrializzati, al fine di avviare la conversione ecologica dell’economia necessaria per invertire l’attuale trend distruttivo. La conversione ecologica si rende necessaria, oltre che per tentare di frenare i sempre più frequenti sconvolgimenti climatici e i conseguenti dissesti che colpiscono il territorio, anche per ridurre l’enorme produzione di sostanze inquinanti che distruggono gli ecosistemi e colpiscono la salute e la qualità della vita delle persone. Essa servirebbe inoltre a produrre nuovi posti di lavoro realmente utili alla collettività e stabili.
Qui a Rovigo abbiamo voluto declinare questa importate scadenza con una concretissima iniziativa: mettere all’opera la comunità dei cittadini, dando ad essa una prospettiva di solidarietà e condivisione, per pulire e sistemare Parco Langer al fine di renderlo sempre più fruibile ed apprezzato dalla città.
Quello che chiediamo alle istituzioni, ed in particolare alla nuova Amministrazione comunale, con l’iniziativa di oggi, è la definitiva assegnazione di questa bellissima area verde a Parco cittadino, come per altro previsto dal vigente Piano regolatore, e la definitiva archiviazione del devastante progetto di Veneto Strade di realizzazione del Passante nord con tracciato a sud del Canale Ceresolo al fine di salvaguardare la salute e la vivibilità del quartiere della Commenda, del suo Polo scolastico, della Casa di riposo, dei numerosi impianti sportivi e delle sue aree residenziali.
Chiediamo che l’intera fascia rivierasca posta a sud del Canale Ceresolo tra Viale Porta Adige e l’attuale rotatoria cieca in prossimità Tangenziale est diventi un ampio parco fluviale dove i cittadini rodigini e polesani possano rilassarsi e godere della bellissima natura di questo luogo.
Riprendendo il senso prettamente ecologico di questa giornata, vogliamo ricordare la non trascurabile valenza ambientale, anche in termini di assorbimento di CO2 e di produzione di ossigeno, che le migliaia di piante, in prevalenza d’alto fusto, che popolano l’area dell’ex-tiro a segno, rappresentano per tutta la città; per questo chiediamo che il Comune di Rovigo, nel sancire finalmente l’apertura al pubblico di Parco Alexander Langer, estenda l’area boschiva a tutta la fascia rivierasca del Canale Ceresolo e sostenga i progetti di valorizzazione ecologica dell’area prodotti da comitati ed associazioni e già approvati dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali di Verona. Anche Rovigo può e deve cambiare in meglio!
In questa occasione abbiamo deciso di rendere pubblica la proposta di mozione recentemente presentata al Sindaco dai gruppi impegnati a difesa del quartiere e del parco. La proposta, oltre a riportare una cronistoria dettagliata dei passaggi salienti di questa annosa querelle, contiene importanti elementi propositivi per il recupero e la valorizzazione di questa vasta area.
Questo, secondo noi, significa essere “cittadinanza attiva” non solo in senso di difesa ed autotutela della città da abusi e speculazioni ma anche in forma propositiva e costruttiva.
Ci auguriamo che questa proposta sia accolta dall’attuale Amministrazione comunale e sollecitamente tradotta in atti concreti.
Rovigo, 28 novembre 2015
I Comitati e le Associazioni a difesa del Quartiere e del Parco